
Comunicato Stampa – Milano, 30 maggio 2017
Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla:
Revert Onlus annuncia la sperimentazione Clinica di Fase I sulla Sclerosi Multipla
In occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla del 31 Maggio 2017, celebrata domani in 70 Paesi nel mondo, Revert Onlus, l’Associazione fondata nel 2003 per finanziare, promuovere ed incentivare la ricerca sulle cellule staminali cerebrali ed avviare la sperimentazione clinica sull’uomo per trovare una cura alle malattie neurodegenerative, annuncia la presentazione della sperimentazione clinica di fase I sulla Sclerosi Multipla con trapianto di cellule staminali celebrali umane.
L’avvio della sperimentazione verrà presentato alle istituzioni, al mondo scientifico e accademico e alla stampa nel corso di “Staminali cerebrali e sclerosi multipla: obiettivo vita”, la conferenza stampa in programma il prossimo mercoledì 7 giugno a Roma presso Palazzo Giustiniani presenziata S.E. Mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita e Presidente Associazione Revert Onlus, da Angelo Vescovi, Direttore Scientifico di Revert Onus e IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza Opera di San Pio da Pietrelcina, e dal Dottor Domenico Crupi, Direttore Generale IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza Opera di San Pio da Pietrelcina.
“In Italia, ogni tre ore, viene diagnosticato un nuovo caso di Sclerosi Multipla. I pazienti colpiti sono prevalentemente giovani fra i 20 e i 40 anni. Per la Sclerosi Multipla, come per la stragrande maggioranza delle malattie neurodegenerative non esistono terapie risolutive. L’unica speranza è la ricerca.”– ha dichiarato Il Professor Angelo Luigi Vescovi, Direttore Scientifico dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza Opera di San Pio da Pietrelcina e di Revert Onlus. “AIFA e Comitati Etici hanno approvato la richiesta di poter procedere con una sperimentazione clinica di Fase 1 mirata allo sviluppo di una terapia cellulare per la sclerosi multipla secondaria progressiva. La ricerca deve continuare ad essere considerata l’alleato più prezioso per trovare una cura alle malattie neurodegenerative e restituire così la speranza di guarigione alle persone malate che affrontano malattie progressive e invalidanti”.