(ANSA) – ROMA, 25 MAG – In Italia ”ogni tre ore, viene diagnosticato un nuovo caso di Sclerosi Multipla. I pazienti colpiti sono prevalentemente giovani fra i 20 e i 40 anni. Per la Sclerosi Multipla, come per la stragrande maggioranza delle malattie neurodegenerative non esistono terapie risolutive. L’unica speranza è la ricerca”. Lo afferma il genetista Angelo Luigi Vescovi, direttore scientifico di Revert Onlus, in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla. “Dal 2003, anno della sua fondazione, Revert Onlus finanzia, promuove e incentiva la ricerca sulle cellule staminali cerebrali e conduce la sperimentazione clinica sull’uomo per trovare una cura alle malattie neurodegenerative. A Dicembre 2015 – sottolinea Vescovi – è stata depositata presso l’Agenzia italiana del farmaco e Comitati Etici la richiesta di poter procedere con una sperimentazione clinica di Fase 1 mirata allo sviluppo di una terapia cellulare per la sclerosi multipla secondaria progressiva”. Si tratterà di una sperimentazione multicentrica internazionale, spiega l’esperto, ”che vede il coinvolgimento di centri di competenza in tutta Italia ed in Svizzera ed è coordinato dal nuovo centro di medicina rigenerativa dell’IRCCS Casa Sollievo Della Sofferenza di San Giovanni Rotondo”. Sostenere dunque la ricerca, conclude Vescovi, per ”trovare una cura alle malattie neurodegenerative e restituire così la speranza di guarigione alle persone malate che affrontano malattie progressive e invalidanti”.
La Dott.ssa Jessica Rosati dal 2017 ricopre la carica di responsabile dell’Unità di Riprogrammazione Cellulare della Fondazione IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. Nel corso della sua lunga esperienza, ha studiato diversi aspetti del funzionamento cellulare, sia in condizioni fisiologiche che in presenza di mutazioni genetiche che provocano malattie neurodegenerative e del neurosviluppo.
Laureatasi in Scienze Biologiche nel 1997, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Genetica e Biologia Molecolare (PhD) nel 2002 presso l’Università di Roma “La Sapienza” e, successivamente, la Specializzazione in Genetica Medica (2017) presso l’Università di Roma “Tor Vergata”. Fino al 2011 si è occupata, soprattutto, di epigenetica: in modo particolare, del ruolo dei microRNA nel differenziamento delle cellule staminali, del ruolo delle modificazioni istoniche e non-istoniche nello sviluppo e progressione della malattia di Duchenne. Dal 2012, anno in cui si è trasferita presso l’Istituto dove ancora oggi lavora, ha messo a punto la tecnica di riprogrammazione cellulare con cui è possibile produrre cellule staminali pluripotenti indotte, capaci di produrre qualsiasi tipo di cellula del corpo umano, dalle cellule della pelle. Successivamente, a partire dalle cellule staminali pluripotenti indotte, ha messo a punto la tecnica di produzione delle cellule staminali cerebrali ottenendo così una fonte accessibile di cellule del cervello per lo studio e, in futuro, per la cura delle malattie neurologiche.
Per oltre vent’anni, ha condotto i suoi studi presso diversi Istituti di ricerca: il Laboratorio di Biologia Cellulare e dello Sviluppo dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, il Laboratorio di Biologia Molecolare dell’Istituto di Biologia e Patologia Molecolari (CNR), il Laboratorio di Patologia Vascolare dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata e, infine, l’Unità di Neurogenetica della Fondazione IRCCS “Casa Sollievo della Sofferenza”. È autrice di oltre 40 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.